La Guerra de' Ranocchi e de' Topi Angiol Maria Ricci Albizzini Firenze 1741
Settecentina,
La guerra
de' Ranocchi e de' Topi
tradotta in rime anacreontiche
da Angiol Maria Ricci
professore di Lettere Greche nello Studio Fiorentino
con altri ameni Volgarizzamenti, e un'appendice di piacevoli poesie
all'Illustrissimo Sig. Conte Giammaria Mazzuchelli Bresciano
Nella Stamperia di Gaetano Albizzini, Firenze 1741; cm 17,5x11,5; pp. XVI-252 con alcuni bei capilettera, testatine e finalini incisi in b/n; pp. 240-252 recano alcune partiture di divertenti canzonette da tavola (la Fiaschetta Gravida; in lode del vino; invito a bere; sopra Bacco; esortazione a terminar la cena); legatura d'epoca in cartonato con rinforzo cartaceo applicato al dorso, titolo annotato a mano, tagli colorati a spruzzo. Alla seconda di copertina applicato ex libris del precedente proprietario e vecchia annotazione bibliografica a matita. Condizioni di conservazione Condizioni complessivamente buone con tracce d'uso e del tempo, coperta con alcuni leggeri aloni e tracce di sporco, rinforzo cartaceo al dorso fessurato e con strappetti in corrispondenza delle cerniere (vedi foto). Interni buoni con leggeri foxing; margine interno delle pp. 240-241 e cerniera interna posteriore fessurati, con conseguente leggero allentamento delle cuciture di qualche fascicolo; Prima bianca con una piccola mancanza alla parte superiore.
Curioso libretto che racchiude la traduzione in sesta rima del poemetto omerico “La Batracomiomachia”, ossia “La guerra de’ topi co’ ranocchi” (tradotta poi altre innumerevoli volte dal greco in prosa italiana); il volgarizzamento dell’“Icaromenippo”, ovvero l’“Ipernefelo” (“.che vassene sopra le nuvole”) di Luciano; “La guerra grammaticale” di Andrea Salernitano, che include il poemetto “Lo sposalizio dell’X e della Z”; “Le lodi della pazzia” composte da Erasmo. In fine, un’ "Appendice di piacevoli poesie”, alcuni lepidi componimenti poetici, fra cui, di particolarissimo interesse, alcune piacevoli canzonette, con relativa musica notata, da cantarsi a tavola [...] (Gamba, p. 2376). |
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